Da prima delle elezioni avevo fatto delle previsioni, poi rivelatesi esatte, sull'evoluzione della situazione politica italiana. Prevedevo l'impossibilità di un governo csx-Monti, perché non avrebbe avuto i numeri, e quindi la costituzione di un governissimo PD-PDL-Monti. Ero infatti convinto che i poteri forti, banche in testa, avrebbero condizionato il PD a fare quella scelta. Non è che io avessi fatto i tarocchi: mi sono limitato a leggere ed interpretare i sondaggi e le posizioni politiche dei vari partiti. Un governo PD-M5S era, secondo me, impossibile perché inconciliabili sono le posizioni politiche dei due partiti. Infatti, mentre il M5S vorrebbe contrastare lo strapotere delle banche e dei poteri forti, il PD è vincolato dall'accettazione del fiscal compact, e del Meccanismo Europeo di Stabilità, che sono stati imposti proprio dalle banche e dai poteri forti. Bersani ha fatto proposte al M5S - è vero - ma quelle proposte erano inaccettabili perché un governo PD sostenuto dall'esterno dal M5S mai avrebbe potuto mantenere alcuna delle sue promesse. La rapidità e la premeditazione con cui Bersani è stato fatto fuori da Napolitano, autonominatosi garante supremo del fiscal compact, e dai suoi compagni di partito ne sono la riprova.
Giornali e televisioni, saldamente nelle mani di PD e PDL, sostengono oggi una tesi del tutto opposta: il mancato accordo PD-M5S sarebbe da imputare a quest'ultimo, dimenticando l'appello fatto da Grillo "eleggete Rodotà e faremo il governo". Ma Anche Stefano Rodotà era inaccettabile per il PD, non soltanto perché laico e non ricattabile, ma ancora di più perché colpevole di avere denunciato l'introduzione del fiscal compact come principio costituzionale [1].My mother tongue, Sicilian, is nowadays understood by a 2000000, spoken by 200000 and perhaps written by 20 people. You are encouraged to leave your comments in any language you feel appropriate.
martedì 30 aprile 2013
Il debito e la parabola del contadino saggio
Da prima delle elezioni avevo fatto delle previsioni, poi rivelatesi esatte, sull'evoluzione della situazione politica italiana. Prevedevo l'impossibilità di un governo csx-Monti, perché non avrebbe avuto i numeri, e quindi la costituzione di un governissimo PD-PDL-Monti. Ero infatti convinto che i poteri forti, banche in testa, avrebbero condizionato il PD a fare quella scelta. Non è che io avessi fatto i tarocchi: mi sono limitato a leggere ed interpretare i sondaggi e le posizioni politiche dei vari partiti. Un governo PD-M5S era, secondo me, impossibile perché inconciliabili sono le posizioni politiche dei due partiti. Infatti, mentre il M5S vorrebbe contrastare lo strapotere delle banche e dei poteri forti, il PD è vincolato dall'accettazione del fiscal compact, e del Meccanismo Europeo di Stabilità, che sono stati imposti proprio dalle banche e dai poteri forti. Bersani ha fatto proposte al M5S - è vero - ma quelle proposte erano inaccettabili perché un governo PD sostenuto dall'esterno dal M5S mai avrebbe potuto mantenere alcuna delle sue promesse. La rapidità e la premeditazione con cui Bersani è stato fatto fuori da Napolitano, autonominatosi garante supremo del fiscal compact, e dai suoi compagni di partito ne sono la riprova.
Giornali e televisioni, saldamente nelle mani di PD e PDL, sostengono oggi una tesi del tutto opposta: il mancato accordo PD-M5S sarebbe da imputare a quest'ultimo, dimenticando l'appello fatto da Grillo "eleggete Rodotà e faremo il governo". Ma Anche Stefano Rodotà era inaccettabile per il PD, non soltanto perché laico e non ricattabile, ma ancora di più perché colpevole di avere denunciato l'introduzione del fiscal compact come principio costituzionale [1].