lunedì 25 gennaio 2016

Quante sterline vale l'equazione di Schroedinger ?

Credo fosse il 1993, io lavoravo come ricercatore presso l'Università di Bristol. A quel tempo il ministro per la scienza del governo conservatore di Major era Lord Waldergrave, un autentico aristocratico inglese con una laurea in fisica nel curriculum. Ricordo il seminario che egli tenne nell'aula magna di Bristol per illustrare la "nuova" politica scientifica del governo di cui faceva parte. Era la solita predica sulla "necessità" di insistere sulle ricerche applicate o che possano avere ricadute tecnologiche, piuttosto che sulla ricerca di base e su quella teorica, una tesi questa da cui energicamente dissento. Egli concluse il suo discorso con parole che ricordo benissimo: "alla fine dell'anno ognuno di voi dovrà chiedersi quante sterline ha fruttato la sua ricerca".
Alzai la mano e chiesi, nel mio inglese con forte accento siciliano: "Lord Waldergrave, secondo lei quante sterline vale l'equazione di Schroedinger?", prendendomi gli applausi di tutta la platea. Sebbene fosse un consumato politico, occorsero a Waldergave alcuni minuti per cercare di iniziare a balbettare una risposta.
Per chi non la conoscesse, l'equazione di Schroedinger (1926) è l'equazione fondamentale della meccanica quantistica, non potrei immaginare un risultato più "teorico" e più "di base". La famosa equazione non soltanto ha rivoluzionato il modo in cui i fisici percepiscono la realtà, ma senza di essa non potrebbe esistere l'elettronica digitale, i computer sarebbero grandi come palazzi e infinitamente più lenti, non ci sarebbe internet e la chimica brancolerebbe nel buio. Il "giro di affari" alimentato dall'equazione di Schroedinger è una frazione significativa del PIL mondialee
Erwin Schroedinger, premio Nobel per la fisica nel 1933.
William Waldegrave visiting University of Salford 1981 cropped.jpg
Baron William Waldergrave of North Hill.

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