mercoledì 3 luglio 2013

Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai!



Il Consiglio Superiore della Difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, afferma oggi in un documento [1] che la decisione sugli F35 spetta solo al Governo e che il Parlamento non ha alcun "diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'esecutivo".

Il cacciabombardiere Lockheed Martin F-35 Lightning II. Nel 2009 (governo Berlusconi) le Commissioni difesa di Camera e Senato hanno espressero parere favorevole all’acquisto di 131 F35 al costo di 12,9 miliardi di euro.

Come, d'altra parte, aveva programmaticamente dichiarato, il Presidente Napolitano continua a sostenere che gli impegni assunti dai governi precedenti debbano essere "onorati". Chi e perché abbia assunto gli impegni e verso chi pare non sia lecito domandare. La Costituzione stabilisce che il Parlamento eserciti un potere ispettivo sugli atti del Governo e che possa indirizzarne l'operato attraverso mozioni. Ancora stabilisce che il governo decade qualora non goda più la fiducia delle Camere. Molto più di un potere di veto quindi.

Il Presidente Napolitano, cui la Costituzione assegna un ruolo di garanzia e di rappresentanza, evidentemente intende oggi dilatare il suo ruolo istituzionale. Forse per garantire interessi che non possono o non devono essere pubblicamente riconosciuti? 

Giorgio Napolitano. Già presidente della Repubblica, per un primo settennato (2006-13), il 20 aprile 20013 è stato rieletto  per un secondo settennato. 

Il costo per i cittadini degli F35, cacciabombardieri da guerra, non ci è noto con precisione, al prezzo (12,9 miliardi di euro) inizialmente approvato dal Parlamento nel 2009, al tempo dell'ultimo governo Berlusconi, devono infatti essere aggiunte le spese necessarie per il funzionamento. Si tratta quindi di parecchie decine di miliardi di euro, un costo paragonabile a quello di una pesante manovra fiscale. A questo grave balzello, che ricadrà interamente sulle spalle di cittadini oggi stremati dalla disoccupazione e dalla miseria, si aggiunge il triste tributo del sangue che i nostri giovani continuano a pagare sui campi delle cosiddette "missioni di pace", Afganistan e Somalia. A che servirebbero altrimenti 131 cacciabombardieri all'ultima moda?

Tornano in mente le parole pronunciate da un altro Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, nel lontano 1983 [2], quando l'Italia era impegnata con un contingente militare e un ospedale da campo nella "missione di pace" in Libano: "Noi dobbiamo togliere il nostro contingente e lasciare a Beirut soltanto l'ospedale da campo. Questo è il mio pensiero personale, che non vuole influire sul pensiero del governo". In queste parole non soltanto si legge l'enorme differenza di stile tra Pertini e Napolitano: queste parole ci gridano quanto sia stato profondo il degrado della vita politica del nostro Paese negli ultimi 30 anni. 

Sandro Pertini, presidente della Repubblica  Italiana dal 1978 al 1985.

Com'è possibile che un Paese che, secondo l'articolo 11 della Costituzione, "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" possa tollerare la presenza di soldati italiani in teatri di guerra in cui l'aviazione americana esegue massacri di civili? Qui mi riferisco ai raid aerei che il soldato americano Manning [3] denunziò a Wikileaks:  87 vittime civili in Afganistan nel 2009 e 11 in Iraq nel 2007. Gli F35 servono per portare avanti questa nefasta politica di aggressione. Chi, come Manning o Assange, il fondatore di Wikileaks, ha avuto il coraggio di denunciare questo abominio oggi o è latitante o si trova recluso negli Stati Uniti di Obama, accusato di tradimento e spionaggio.

Bradley Manning, ex soldato americano con cittadinanza britannica, detenuto in isolamento nel carcere americano di Quantico per avere fornito a Wikileaks documenti riguardanti bombardamenti americani contro civili in Iraq e in Afganistan. 
Che tipo di alleanza oggi lega l'Italia e gli altri paesi dell'Unione Europea? La cronaca degli ultimi giorni mostra che l'amministrazione di Obama ha fatto eseguire intercettazioni illegali di cui sono state vittime persino capi di stato europei. L'uomo che ha denunciato lo scandalo, l'ex agente USA Edward Snowden, sta in questo momento cercando di sfuggire all'accerchiamento americano. E' dell'ultima ora la notizia [4] che diversi paesi europei abbiano negato il permesso di atterraggio all'aereo del presidente venezuelano, che gli americani temevano potesse trasportare il super ricercato Snowden. L'articolo 10 della Costituzione italiana afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica". Snowden ha difeso la libertà di tutti noi. Tuttavia non credo che riusciremo a trovare il coraggio di concedergli asilo.   

Mi piace concludere con le belle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel suo discorso d'insediamento, il 9 luglio 1978, innanzi alle Camere in seduta comune [5].
L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. 



[1] http://www.huffingtonpost.it/2013/07/03/f35-consiglio-supremo-difesa_n_3539689.html?utm_hp_ref=italy

[2] http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Pertini/documenti/per_disc_31dic_83.htm

[3] http://www.zeroviolenzadonne.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=35668:salvate-i-soldati-della-liberta-b-spinelli

[4] http://www.repubblica.it/esteri/2013/07/03/news/datagate_bloccato_a_vienna_il_volo_del_presidente_boliviano-62290435/?ref=HREC2-1

[5] http://www.senatoperiragazzi.it/media/Documenti/fascicolo_pertini_Layout_1.pdf

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